Monte Sant'Angelo: un gioiello medievale in cima al Gargano.

il rione Junno
il rione Junno

Quando si passa una vacanza sul Gargano, non si può non visitare Monte Sant’Angelo.

A circa 55 Km da Vieste, è il comune in posizione più elevata del promontorio del Gargano (circa 850 mt s.l.m.).

 

La storia di questa cittadina è millenaria e ruota attorno al famosissimo Santuario creato dai Longobardi  e dedicato a San Michele, da molti secoli meta di pellegrinaggi di fedeli da ogni parte del mondo, patrimonio mondiale dell'Unesco dal 2011.

 

L'attuale ingresso ad archi del Santuario e l'annesso campanile ottagonale, che richiamano i torrioni del celeberrimo Castel del Monte ad Andria, furono voluti da Carlo I d'Angiò.

Una scala, circondata da iscrizioni e simboli lasciati dai pellegrini che in questi secoli sono venuti a pregare in questo luogo, conduce alla basilica sotterranea dove si trovano la statua di San Michele e la Cattedra Episcopale del XII secolo, nella grotta dove la leggenda narra dell'apparizione dell'arcangelo Michele.

 

Sempre nella parte alta dell'abitato, a poca distanza dal Santuario si ergono i resti del Castello, circondato da massicci bastioni d'epoca diversa tra i quali, nella parte più antica, la Torre dei Giganti che, alta circa 18 metri, ha un forma pentagonale e mura spesse oltre 3 metri.

Questa fortezza, nei secoli anche adibita a prigione, fu utilizzata da Normanni, Longobardi, Angioini, Svevi e Aragonesi e vide la presenza, tra gli altri, di Rainulfo, conte di Anversa, di Roberto il Guiscardo, al quale si deve la Torre dei Normanni e la Sala del Tesoro,  di Federico II di Svevia, di Manfredi e di re Corrado.

 

Passeggiando nel candido centro storico del paese, meritano una visita: il medievale rione Junno, con le caratteristiche casette a schiera col tetto spiovente,  la Tomba di Rotari, risalente al XII secolo, un battistero che riporta preziosi rilievi sul portale e la chiesa di Santa Maria Maggiore, mentre è della fine del VI secolo l'abbazia di Pulsano, dove la religione cattolica si pratica tutt'ora sia con rito latino che bizantino.

 

L’artigianato del legno è molto diffuso e frequentemente si incontrano negozietti in cui sono esposte le opere tipiche degli anziani artigiani che spesso utilizzano legno d’ulivo della zona.

La gastronomia del paese, posto al centro dei boschi del parco nazionale del Gargano, è fatta di pietanze a base di carne, funghi e formaggi.

Ma è ampia anche la scelta di piatti tipici tipo: le “pettole”, le “ostie ripiene”, i “calzuncidde”, le “scartellate”, i “poperati” (dolci tipici) e, famose nella zona, le  grandi pagnotte di pane cotte nei forni a legna.